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La musica degli Etruschi

Il mondo della musica degli Etruschi visto con gli occhi e con il cuore di un musicista di fama internazionale.

Stefano Cocco Cantini, sassofonista, collaboratore di Michel Petrucciani, Phil Collins, Ray Charles, Fiorella Mannoia e moltissimi altri artisti, docente dei Master “MAI” del Conservatorio Boccherini di Lucca.

Un incontro in cui le emozioni e i suoni antichi, riprodotti dagli strumenti scoperti da Mensun Bound all’isola del Giglio, porteranno gli ascoltatori in un mondo fatto di suoni ed emozioni.

Nell’incontro, della durata di circa 3 ore, faremo un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi in cui 2600 anni fa, questi strumenti a fiato sottolineavano tutti i momenti più importanti della vita etrusca, dallo sport, alle attività ricreative, di culto e culinarie.

Il mondo musicale dell’epoca era più vicino a noi di quello che ci immaginiamo, infatti questa ricerca condotta da Stefano, in collaborazione con l’archeologa e direttrice del museo di Vetulonia Simona Rafanelli, con Roberta Pieraccioli dei musei di Maremma e il conservatorio di Livorno, porta a delle scoperte sorprendenti.

Dal 1975 circa, gli strumenti del Giglio, ritrovati in fondo al mare di Campese, stavano in una teca a Porto Santo Stefano, aspettando che qualcuno si accorgesse di loro, con tutto il loro potenziale artistico, con tutti i loro misteri.

Misteri si! Perché il loro suono ci riporta indietro in un mondo fatto di emozioni forti. Le loro scale e le loro note non sono esattamente come quelle che siamo abituati ad ascoltare oggi, loro hanno qualcosa in più… cosa?

Dal 1600 d.C. il genio dell’uomo modificò l’intonazione generale e introdusse il “sistema temperato equabile” come il “Clavicembalo ben temperato” di Bach ci ricorda. Ebbene, questo sistema ha allargato enormemente le possibilità creative, ma ha perso la magia di un sistema chiamato “Modale”, ripreso poi nel Jazz da Miles Davies e John Coltrane.

Il suono che udiremo sarà inoltre molto intenso per un’altra importante ragione, l’accordatura! 432 hertz. Questo numero indica un riferimento per l’accordatura generale, che normalmente oggi è 440.

In questo incontro andremo a ricercare quel meraviglioso filo che ci unisce ad un mondo passato e allo stesso tempo così attuale, avvalendoci anche di un documentario che abbiamo realizzato, vincitore di 2 Festival del cinema Archeologico della durata di circa 25 min.

Il documentario ci aiuterà a comprendere meglio la vita quotidiana e musicale in Maremma nell’antichità, suoneremo insieme a voi le copie perfette degli strumenti Etruschi in un viaggio nel passato musicale che appartiene a tutti noi.

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